Vincenzo Nibali: âĂ un percorso che mi piace, sono contento di come è stato disegnato. Ci sono tante salite, alcune molto importanti, tra queste sicuramente lo Zoncolan! Adesso mi concentrerò per prepararlo al meglioâ.Â
Filippo Ganna: âSono veramente felice che la partenza del Giro 104 sia da Torino e dalla mia regione, il Piemonte. Il percorso della prima tappa sembra molto veloce, io sono pronto a fare bene. Cercherò di partire con il piede giusto e replicare quanto fatto lâanno scorso, provando a vestire la prima Maglia Rosaâ.
Peter Sagan: âLa mia partecipazione al Giro dâItalia dello scorso anno è unâesperienza bellissima che da tanto volevo fare. Adesso sono alle Canarie ad allenarmi e a prepara la nuova stagione e spero di tornare presto in Italia a correreâ.
Egan Bernal: âIl Giro dâItalia è una corsa che voglio fare da tanti anni. Questâanno sono veramente felice di esserci e sono giĂ andato a provare una tappa:quella dellâAlpe di Mera. SarĂ una frazione difficile e in generale sarĂ un Giro bellissimo. Aspetto tutti i tifosi davanti alla tv a fare il tifo per me e per tutti i corridori che saranno al via.â
Remco Evenepoel: âIl mio sogno è quello di essere pronto per correre al meglio dallâinizio del Giro. Lâanno scorso non ho potuto essere al via a causa della mia caduta a Il Lombardia. Il percorso di questâanno sembra molto difficile ma anche molto bello. Penso che sarĂ una gara emozionante. Non vedo lâora di respirare lâatmosfera italiana e di incontrare tutti i fantastici tifosiâ.Â
Anche nel 2021 le Marche si tingeranno di rosa per accogliere l’edizione numero 104 del Giro d’Italia. Questo il comunicato della Regione che spiega il lavoro svolto.
La presentazione del circuito avvenuta oggi a Milano, infatti, ha ufficializzato quella che sarĂ la tappa numero 6 che giovedĂŹ 13 maggio abbraccerĂ la nostra regione: partenza a Genga (An) mentre a Colle San Giacomo, sul confine tra il Piceno e l’Abruzzo, sarĂ posizionato il traguardo in salita che conclude una tappa tecnicamente molto valida (150 km il percorso totale e 17 i km in salita).
Se lo start nel Comune anconetano è la giusta celebrazione per i 50 anni dalla scoperta delle Grotte di Frasassi, l’arrivo torna dopo ben 17 anni nel territorio ascolano, seppur sconfinando di pochi metri. Era dal 2004, infatti, con la vittoria in piazza Arringo di Alessandro Petacchi, che il Giro d’Italia non si concludeva all’ombra delle Cento Torri, mentre l’ultimo passaggio risale al 2018.
“Quella che vivrĂ la nostra Regione in quei giorni sarĂ un’opportunitĂ di promozione molto importante, in una logica turistica prima che sportiva â sono le parole dell’assessore Guido Castelli, la cui passione per il ciclismo è stata un’ulteriore spinta nel propiziare insieme al presidente Acquaroli la realizzazione dell’evento -. Grazie al Giro tutta Italia potrĂ ammirare le bellezze storico-naturalistiche del nostro paesaggio. Si attraverseranno quattro province e si chiuderĂ con uno spettacolare arrivo di alto livello tecnico, quello di San Giacomo, che andrĂ anche a riaccendere la tradizione che ha visto tante volte il traguardo tra quei spettacolari tornanti, cosa che mancava dal 2002. Il tutto quando, si spera, anche nella nostra Regione la morsa della pandemia si sarĂ allentata e permetterĂ a chiunque di scegliere le Marche come prossima meta turistica a partire dall’estate”.
Sulla scelta di Rcs e Gazzetta dello Sport, Castelli dichiara: “Mi sono in prima persona preoccupato di seguire, insieme al Governatore Acquaroli, il confezionamento di questa iniziativa, d’intesa con i sindaci dei Comuni di Genga e Ascoli Piceno, dove il giro tra l’altro seguirĂ un circuito cittadino. Ă stato un lavoro significativo il cui importante risultato è frutto degli ottimi rapporti con gli organizzatori del Giro. Tutti conosciamo la vetrina d’immagine che una delle corse ciclistiche piĂš importanti al mondo può rappresentare â conclude -. Siamo felici che le Marche e, in particolare, il Piceno, territorio ancora alle prese con la ricostruzione post sisma, possano avere i riflettori che meritano”.
Presentazione questo pomeriggio, negli studi RAI di Corso Sempione a Milano, del Giro d’Italia numero 104.
La Corsa Rosa muoverĂ da Torino, nellâanno del 160° Anniversario dellâUnitĂ dâItalia, e farĂ le sue prime tre tappe in Piemonte. Nel settecentesimo anniversario della morte di Dante Alighieri, Ravenna (dove il Sommo Poeta è sepolto) e Verona ospiteranno partenza e arrivo della 13^ tappa senza dimenticare Foligno dove fu stampata, nel 1472, la prima Divina Commedia. La Wine Stage di questa edizione sarĂ la Perugia â Montalcino (Brunello) con molti tratti di Strade Bianche nel finale. La Siena (partenza da Piazza del Campo) â Bagno di Romagna vivrĂ nel ricordo dellâindimenticato Alfredo Martini, nei 100 anni della nascita, e sarĂ anche la Tappa Bartali. La corsa toccherĂ , infatti, sia Sesto Fiorentino che Ponte a Ema cittĂ natale di Bartali. Ritorna lâarrivo sul Monte Zoncolan dal versante di Sutrio. La Cima Coppi sarĂ il Pordoi (2.239 m) inserito nel tappone dolomitico che prevede anche il Passo Fedaia (Montagna Pantani di questo Giro) e il Passo Giau e lâarrivo a Cortina dâAmpezzo sede delle Olimpiadi Invernali del 2026. Gran finale a Milano con una cronometro di 29,4 km che partirĂ da Senago. Due gli sconfinamenti della Corsa Rosa: in Slovenia nella Grado â Gorizia e in Svizzera nella Verbania â Valle Spluga/Alpe Motta. Il dislivello totale del Giro dâItalia 2021 sarĂ di 47.000 m.
A 10 anni di distanza dallâultima volta, e nel 160° Anniversario dellâUnitĂ dâItalia, Torino e la Regione Piemonte ospiteranno la Grande Partenza del Giro dâItalia. La prima frazione sarĂ una cronometro individuale di 9 chilometri per le vie di Torino; la seconda una tappa adatta ai velocisti da Stupinigi (Nichelino) a Novara (173 chilometri) mentre la terza partirĂ da Biella per terminare a Canale dopo 187 km (tappa mossa adatta ai finisseur o ai colpi di mano). Primo arrivo in salita, nella quarta tappa, a Sestola con partenza da Piacenza. La parola ai velocisti nella Modena – Cattolica di mercoledĂŹ 12 maggio. Sesta frazione molto insidiosa con 3.400 metri di dislivello che porterĂ il gruppo dalle Grotte di Frasassi ad Ascoli Piceno (San Giacomo) con due Gpm nel mezzo e lâarrivo posto quota 1090 m. La Notaresco â Termoli (178 km) è una tappa adatta ancora alle ruote veloci del gruppo. Sabato 15 maggio la Foggia â Guardia Sanframondi (173 chilometri) con ancora difficoltĂ altimetriche (3.400m di dislivello) con il GPM di Bocca della Selva a 53 km dal traguardo. Inedito arrivo in salita in Abruzzo, a Campo Felice, nella frazione di domenica 16 maggio con partenza da Castel di Sangro. Una tappa con ancora 3.400 m di dislivello che prevede tre Gran premi della Montagna prima dellâerta finale. La 10^ tappa di lunedĂŹ 17 maggio, da LâAquila a Foligno, potrebbe adattarsi a fughe da lontano o colpi di mano nel finale. MartedĂŹ 18 è previsto il primo giorno di riposo del Giro.
LA SECONDA SETTIMANA Si riparte, mercoledĂŹ 19, con una tappa che promette spettacolo da Perugia a Montalcino (Brunello di Montalcino Wine Stage) con una prima parte ondulata mentre negli ultimi 70 chilometri 35 saranno di Strade Bianche. Lâultimo arrivo a Montalcino, nel 2010, vide Cadel Evans aggiudicarsi la tappa in Maglia Iridata in una giornata contraddistinta dalla pioggia e dal fango. La Siena â Bagno di Romagna (Tappa Bartali) renderĂ omaggio a due uomini speciali che hanno reso grande il ciclismo: Gino Bartali e Alfredo Martini. La corsa toccherĂ , infatti, sia Ponte a Ema che Sesto Fiorentino per concludersi a Bagno di Romagna dopo 3 GPM e 3.700m di dislivello. Nel ricordo di Dante Alighieri, nel settecentesimo anniversario dalla morte, la 13^ tappa da Ravenna (dove il Sommo Poeta è sepolto) a Verona che attende gli sprinter. Sabato 22 maggio, con partenza da Cittadella, è il giorno del temuto Zoncolan (si sale dal versante di Sutrio). Lâunica volta che fu affrontato da quel versante risale al 2003 con la vittoria di Gilberto Simoni. La Grado âGorizia, frazione adatta ai finisseur, prevede un circuito, da ripetere tre volte, che sconfinerĂ nella vicina Slovenia. La Sacile â Cortina dâAmpezzo, di lunedĂŹ 24 maggio, chiuderĂ la seconda settimana. Eâ il tappone Dolomitico con il Passo Fedaia (Montagna Pantani), il Passo Pordoi (Cima Coppi) e Il Passo di Giau prima del traguardo nella cittĂ che ospiterĂ nel 2026 le Olimpiadi Invernali.Â
LA TERZA SETTIMANA Dopo il secondo giorno di riposo si riparte con unâaltra tappa di montagna da Canazei a Sega di Ala (arrivo in salita inedito per il Giro). Da scalare, prima dellâascesa finale, il Passo san Valentino. GiovedĂŹ 27 maggio, la 18^ tappa da Rovereto a Stradella. Una frazione insidiosa con diversi strappi nel finale tra le colline dellâOltrepò Pavese. MuoverĂ da Abbiategrasso la tappa numero 19 che terminerĂ sullâAlpe di Mera in Valsesia (arrivo inedito). Questa frazione con 3.700m di dislivello comprende anche lâascesa del Mottarone e quella della Colma di Varallo.  Da Verbania partirĂ una tappa contrassegnata da 5 stellette di difficoltĂ e 4.800 m di dislivello che terminerĂ sullâAlpe di Motta nella Valle Spluga in Valtellina. Da scalare anche il Passo San Bernardino e il Passo dello Spluga, due salite che porteranno il gruppo oltre i duemila metri. Gran finale, domenica 30 maggio, con una cronometro individuale di 29,4 km che partirĂ da Senago e terminerĂ sotto il Duomo di Milano.
Alla trasmissione sono intervenuti gli amministratori piemontesi e lombardi che ospitano la partenza e l’arrivo della corsa rosa e alcuni dei piĂš importanti ciclisti che saranno presenti alla competizione ciclistica.
Ringraziamo RCS Sport per le schede e le fotografie.
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