Livio Magoni, l’italiano che con Petra Vlhova ha trionfato nello sci. In un fondo che riportiamo della Camera di Commercio Italo-Slovacca viene raccontata la storia dell’allenatore bergamasco.
L’allenatore che ha portato la slovacca Petra Vlhova a vincere la Coppa del Mondo dello sci alpino la scorsa settimana a Lenzerheide è il bergamasco Livio Magoni. Questo successo è ampiamente dovuto all’impegno della Vlhova quanto alla passione e alla dedizione del tecnico bergamasco Magoni, che a parere di chi lo conosce da tempo è un grande lavoratore e perfezionista, alla continua ricerca del miglioramento per se stesso e per tutto il suo team.
Dopo essere stato responsabile della nazionale italiana di sci alpino, si è trasferito per nuove sfide lavorative in Polonia e a Monaco, le quali non hanno portato soddisfazioni della stessa entità. Nonostante l’esperienza all’estero ha sempre evidenziato il suo affetto verso l’Italia, che oltre a essere il suo paese d’origine, gli ha regalato la possibilità di realizzarsi professionalmente. L’ultimo traguardo raggiunto è datato 2013 con la fuoriclasse slovena Tina Maze, che a sua volta ha conquistato la sfera di cristallo. Nel 2015 l’allenatore venne licenziato in tronco dalla federazione italiana, colpevole forse di parlare troppo con i giornalisti e di fare stancare troppo le sue atlete. Con Magoni non si scherza. Ci si allena duro in palestra e sulla neve si va tutti i giorni, in tutte le condizioni atmosferiche. Nella sua filosofia non esiste un allenamento inutile, né con la bufera, né con la neve impraticabile a causa del caldo che la rende acquosa, situazioni che poi si trovano nelle gare di Coppa, Mondiali e Olimpiadi.
Il rapporto professionale tra la Vlhova e Magoni inizia nel 2016, l’allenatore è da subito molto esigente nei confronti della campionessa allora solo ventenne di Liptovský Mikuláš.
La Vlhova ha dichiarato ai giornalisti “Il leader di tutto è Livio Magoni, lui ha un grande merito per la mia conquistata del globo di cristallo. Era un suo grande obiettivo portarlo in Slovacchia.”
Recentemente Magoni ha dichiarato che la Vlhova “Potrebbe fare di più”. Non c’è dubbio che sia un allenatore davvero esigente.
Con questa vittoria dell’Europa Centrale si offusca l’egemonia dei campioni austriaci, svizzeri o francesi, che per anni hanno dominato le vette dei campionati sciistici. Il team slovacco, composto da sole sei persone, ha lavorato duramente per raggiungere risultati inimmaginabili se si paragona la dimensione dei team di Paesi storicamente forti nello sci. Questa vittoria è stata paragonata dallo stesso Magoni ai successi calcistici “dell’Atalanta contro le grandi”, con immensa soddisfazione personale e del suo gruppo di tecnici.
Al momento Magoni non ha ancora chiaro se porterà avanti questo rapporto lavorativo che gli ha regalato queste grandi emozioni, ha infatti dichiarato: “Se continuerò ad allenarla? Ora sono confuso. Sarebbe tempo di salutare, questa vittoria è un traguardo”.