Clamorosa impresa dell’Argentina contro gli All Blacks nella terza giornata del Tri Nations Series 2020.I Pumas hanno vinto per 25-15 contro i mostri sacri neozelandesi, diventando così la prima nazionale “non storica” ad aver battuto gli All Blacks, ottava in assoluto se si tiene conto anche dei British and Irish Lions.
La Nazionale sudamericana ha letteralmente dominato la partita e sono i numeri a dirlo: 59 placcaggi riusciti su 66, solo 8 calci di punizione concessi, la miseria di 3 palloni persi e un Nicholas Sanchez autore della gara della vita grazie ad una meta, sei calci piazzati vincenti e una trasformazione (tutti i punti messi a segno dai Pumas)… numeri da partita perfetta. Per la Nuova Zelanda seconda sconfitta consecutiva nel torneo e primo posto in classifica non più così al sicuro visto che da dietro Australia (1 gara in meno) e Argentina (2 gare in meno) scalpitano.
Classifica
Squadra
G
V
N
P
P+
P-
P±
BP
DP
PT
1
Nuova Zelanda
3
1
0
2
80
54
+26
1
1
6
2
Argentina
1
1
0
0
25
15
+10
0
0
4
3
Australia
2
1
0
1
29
65
–36
0
0
4
Risultati
Sydney 31/10/2020
Australia
15 – 43
Nuova Zelanda
ANZ Stadium, Spettatori: 25.689 Arbitro: Luke Pearce (NZ)
Brisbane 07/11/2020
Australia
24 – 22
Nuova Zelanda
Suncorp Stadium, Spettatori: 36.000 Arbitro: Nic Berry (AUS)
INGHILTERRA – ITALIA 41-18 Dopo la sconfitta all’esordio contro la Francia, a Twickenham per l’Italia arriva la seconda sconfitta in questo Sei Nazioni 2021, la numero 29 a partire dal Sei Nazioni 2015. L’ultima vittoria fu in trasferta contro la Scozia. L’Inghilterra è stata una brutta Inghilterra, fallosa ed imprecisa come accade ormai da più di qualche mese, ma capace di portare comunque a casa la vittoria con il punteggio finale di 41-18, con Bonus incluso. Per il XV della Rosa, dopo la sconfitta di sette giorni fa contro la Scozia, una vittoria che dà morale in vista delle prossime tre partite. Per l’Italia segni di crescita, anche se il divario con le prime della classe è ancora troppo marcato. L’Italrugby, a differenza della gara contro la Francia, in più di qualche frangente ha dato segni di vita come ad esempio nelle fasi iniziali. Dopo 3′ infatti andava in meta con una bella azione sul lato sinistro, ben orchestrata da Stephen Varney per Paolo Garbisi che serviva Jacopo Trulla che in superiorità numerica liberava la corsa di Monty Ioane che aveva gambe e tecnica per schiacciare in meta il pallone del 0-5, non trasformato da Garbini.
SCOZIA – GALLES24-25 La Scozia non è riuscita a bissare la vittoria della settimana scorsa contro l’Inghilterra perdendo contro un Galles bravo a capitalizzare gli errori dei padroni di casa, parsi a tratti un po’ spreconi. Chiuso il primo tempo avanti di nove punti (17-8) anche a causa dell’espulsione del pilone destro Zander Fagerson, gli scozzesi hanno visto i dragoni gallesi recuperare nel punteggio fino al sorpasso avvenuto sul 17-20. In XIV la Scozia sognava grazie alla meta di Hogg al 65′ (24-20) ma quattro minuti dopo poco poteva fare sull’incursione di Rees-Zammit (24-25).
Scozia: 15 Stuart Hogg (c), 14 Darcy Graham, 13 Chris Harris, 12 James Lang, 11 Duhan van der Merwe, 10 Finn Russell, 9 Ali Price, 8 Matt Fagerson, 7 Hamish Watson, 6 Blade Thomson, 5 Jonny Gray, 4 Scott Cummings, 3 Zander Fagerson, 2 George Turner, 1 Rory Sutherland A disposizione: 16 David Cherry, 17 Oli Kebble, 18 WP Nel, 19 Richie Gray, 20 Gary Graham, 21 Scott Steele, 22 Jaco van der Walt, 23 Huw Jones Marcatori Scozia Mete: D. Graham (18′), Hogg (24′, 65′) Trasformazioni: Russell (19′, 25′) Punizioni: Russell (10′)
Galles: 15 Leigh Halfpenny, 14 Louis Rees-Zammit, 13 Owen Watkin, 12 Nick Tompkins, 11 Liam Williams, 10 Dan Biggar, 9 Gareth Davies, 8 Taulupe Faletau, 7 Justin Tipuric, 6 Aaron Wainwright, 5 Alun Wyn Jones (c), 4 Adam Beard, 3 Tomas Francis, 2 Ken Owens, 1 Wyn Jones A disposizione: 16 Elliot Dee, 17 Rhodri Jones, 18 Leon Brown, 19 Will Rowlands, 20 James Botham, 21 Kieran Hardy, 22 Callum Sheedy, 23 Willis Halaholo Marcatori Galles Mete: Rees-Zammit (38′, 69′), Williams (51′), W. Jones (55′) Trasformazioni: Sheedy (52′) Punizioni: Halfpenny (7′)
IRLANDA – FRANCIA 13-15 Dopo la passeggiata in terra italiana la Francia dimostra di fare sul serio per il Grand Slam dell’edizione 2021 del 6 Nazioni e batte a domicilio l’Irlanda per 13 a 15. I verdi del trifoglio non riescono a vendicare la sconfitta di misura in terra gallese, con i transalpini che prendono il controllo del match dopo il vantaggio irlandese al 20° minuto con un piazzato di Burns. La metà di capitan Ollivon trasformata da Jalibert e un piazzato sempre dell’apertura francese indirizzano la partita. Nel secondo tempo la metà di Penaud sembra chiudere il match. L’orgoglio irlandese permette ai verdi di arrivare al 13 a 15, ma il cuore non basta per sorpassare sul finale i galletti.
Irlanda: 15 Hugo Keenan, 14 Keith Earls, 13 Garry Ringrose, 12 Robbie Henshaw, 11 James Lowe, 10 Billy Burns, 9 Jamison Gibson-Park, 8 CJ Stander, 7 Josh van der Flier, 6 Rhys Ruddock, 5 Iain Henderson (c), 4 Tadhg Beirne, 3 Andrew Porter, 2 Rob Herring, 1 Cian Healy A disposizione: 16 Ronan Kelleher, 17 Ed Byrne, 18 Tadhg Furlong, 19 Ultan Dillane, 20 Will Connors, 21 Craig Casey, 22 Ross Byrne, 23 Jordan Larmour. Marcatori Irlanda Mete: Kelleher (’57) Trasformazioni: Byrne (’58), Burns (’64) Calci di Punizione: Burns (’20)
Francia: 15 Brice Dulin, 14 Damian Penaud, 13 Arthur Vincent, 12 Gael Fickou, 11 Gabin Villiere, 10 Matthieu Jalibert, 9 Antoine Dupont, 8 Gregory Alldritt, 7 Charles Ollivon (c), 6 Anthony Jelonch, 5 Paul Willemse, 4 Bernard le Roux, 3 Mohamed Haouas, 2 Julien Marchand, 1 Cyril Baille A disposizione: 16 Pierre Bourgarit, 17 Hassane Kolingar, 18 Uini Atonio, 19 Romain Taofifenua, 20 Dylan Cretin, 21 Baptiste Serin, 22 Anthony Bouthier, 23 Teddy Thomas. Marcatori Francia Mete: Ollivon (’28), Penaud (’54) Trasformazioni: Jalibert (’30) Calci di Punizione: Jalibert (’38)
Dopo la sconfitta all’esordio contro la Francia, a Twickenham per l’Italia arriva la seconda sconfitta in questo Sei Nazioni 2021, la numero 29 a partire dal Sei Nazioni 2015. L’ultima vittoria fu in trasferta contro la Scozia.
L’Inghilterra è stata una brutta Inghilterra, fallosa ed imprecisa come accade ormai da più di qualche mese, ma capace di portare comunque a casa la vittoria con il punteggio finale di 41-18, con Bonus incluso. Per il XV della Rosa, dopo la sconfitta di sette giorni fa contro la Scozia, una vittoria che dà morale in vista delle prossime tre partite.
Per l’Italia segni di crescita, anche se il divario con le prime della classe è ancora troppo marcato. L’Italrugby, a differenza della gara contro la Francia, in più di qualche frangente ha dato segni di vita come ad esempio nelle fasi iniziali. Dopo 3′ infatti andava in meta con una bella azione sul lato sinistro, ben orchestrata da Stephen Varney per Paolo Garbisi che serviva Jacopo Trulla che in superiorità numerica liberava la corsa di Monty Ioane che aveva gambe e tecnica per schiacciare in meta il pallone del 0-5, non trasformato da Garbini.
L’Inghilterra impiegava qualche minuto per riprendersi dal colpo subito. Farrell al 8′ segnava il piazzato del 3-5, prima della meta, non trasformata, della seconda linea Jonny Hill (8-5 al 14′). L’Italia aveva la forza di impattare al 20′ con il piede di Garbisi (8-8) ma da lì in poi si spegneva. Negli ultimi 20′ i padroni di casa infatti andavano in meta altre due volte con Watson e May, chiudendo la prima frazione sul 20-8.
Come nel primo tempo l’Italia iniziava bene anche la seconda frazione. Il piede di Garbisi al 44′ avvicinava l’Italia sul 20-11. Al 50′ però arrivava l’azione che chiudeva la partita. Con l’Italia nei 22 avversari Garbisi, autore di una solida partita, si faceva intercettare da Watson che si faceva tutto il campo schiacciando in meta l’ovale del 25-11, trasformato da Farrell per il 27-11. La partita degli azzurri finiva qui. Il tempo di vedere altre due mete inglesi (Willis al 61′ e Daly al 68′), inframezzate dalla bella meta di Allan al 66′, e la partiva si avviava inesorabilmente verso il 41-18 finale.
Per gli azzurri, si diceva in apertura, è arrivata la 29esima sconfitta consecutiva, ma dopo una prestazione molto migliore di quella vista contro la Francia. L’Italia, pur con i limiti di gioventù e di inesperienza ha dato il meglio di se’, pur non aiutata da alcune decisioni dell’arbitro Adamson, tra cui due possibili avanti nelle prime due mete inglesi.
Inghilterra-Italia 41-18
Inghilterra: 15 Elliot Daly, 14 Anthony Watson, 13 Henry Slade, 12 Owen Farrell (c), 11 Jonny May, 10 George Ford, 9 Ben Youngs, 8 Billy Vunipola, 7 Tom Curry, 6 Courtney Lawes, 5 Jonny Hill, 4 Maro Itoje, 3 Kyle Sinckler, 2 Luke Cowan-Dickie, 1 Mako Vunipola A disposizione: 16 Jamie George, 17 Ellis Genge, 18 Will Stuart, 19 Charlie Ewels, 20 Ben Earl, 21 Jack Willis, 22 Dan Robson, 23 Max Malins Marcatori Inghilterra Mete: Hill (14′), Watson (28′, 50′), May (40′) Willis (61′), Daly (68′) Trasformazioni: Farrell (29′, 62′) Calci di Punizione: Farrell (9′)
Italia: 15 Jacopo Trulla, 14 Luca Sperandio, 13 Juan Ignacio Brex, 12 Carlo Canna, 11 Montanna Ioane, 10 Paolo Garbisi, 9 Stephen Varney, 8 Michele Lamaro, 7 Johan Meyer, 6 Sebastian Negri, 5 David Sisi, 4 Marco Lazzaroni, 3 Marco Riccioni, 2 Luca Bigi, 1 Andrea Lovotti A disposizione: 16 Gianmarco Lucchesi, 17 Danilo Fischetti, 18 Giosuè Zilocchi, 19 Niccolò Cannone, 20 Federico Ruzza, 21 Guglielmo Palazzani, 22 Tommaso Allan, 23 Federico Mori
Marcatori Italia Mete: Ioane (3′), Allan (66′) Trasformazioni: Allan (66′) Calci di Punizione: Garbisi (20′, 44′)
ITALIA – FRANCIA 10-50 Esordio con sconfitta ampia per la giovane Italia di Franco Smith. La Francia è stato un avversario troppo forte e organizzato per una nazionale, quella azzurra, all’ennesimo anno zero. La resistenza opposta dall’Italrugby è durata poco meno di mezz’ora, il tempo di vedere i transalpini, superiori in ogni fase di gioco, segnare tre mete. Per gli azzurri le uniche luci in mezzo a tante ombre sono Varney, Ioane e il Negri visto nel primo tempo. Della gara ne abbiamo ampiamente parlato nell’articolo dedicato https://oggisport.it/rugby-sei-nazioni-esordio-amarissimo-per-litalia-a-roma-la-francia-passeggia-vincendo-per-10-50/
INGHILTERRA – SCOZIA 6-11 Clamorosa impresa del XV del Cardo ha trovato il modo migliore per festeggiare i 150 anni dal primo match tra Inghilterra e Scozia e portarsi a casa la Calcutta Cup. Espugnando Twickenham per la prima volta dal 1983, in quella che è stata una delle partite più belle delle ultimi anni, gli scozzesi hanno inflitto agli inglesi una cocente sconfitta. Per gli uomini di Jones la strada per la riconquista del Sei Nazioni si fa in salita, mentre per gli scozzesi, dati alla vigilia come una delle squadre meno attrezzate, si aprono interessanti prospettive.
Inghilterra: 15 Elliot Daly, 14 Anthony Watson, 13 Henry Slade, 12 Ollie Lawrence, 11 Jonny May, 10 Owen Farrell (C), 9 Ben Youngs, 8 Billy Vunipola, 7 Tom Curry, 6 Mark Wilson, 5 Jonny Hill, 4 Maro Itoje, 3 Will Stuart, 2 Jamie George, 1 Ellis Genge A disposizione: 16 Luke Cowan-Dickie, 17 Beno Obano, 18 Harry Williams, 19 Courtney Lawes, 20 Ben Earl, 21 Dan Robson, 22 George Ford, 23 Max Malins
Scozia: 15 Stuart Hogg (C), 14 Sean Maitland, 13 Chris Harris, 12 Cameron Redpath, 11 Duhan van der Merwe, 10 Finn Russell, 9 Ali Price, 8 Matt Fagerson, 7 Hamish Watson, 6 Jamie Ritchie, 5 Jonny Gray, 4 Scott Cummings, 3 Zander Fagerson, 2 George Turner, 1 Rory Sutherland A disposizione: 16 David Cherry, 17 Oli Kebble, 18 WP Nel, 19 Richie Gray, 20 Gary Graham, 21 Scott Steele, 22 Jaco van der Walt, 23 Huw Jones
Marcatori Scozia Mete: van der Merwe (30′) – Punizioni: Russell (6′, 48′)
GALLES – IRLANDA 21-16 Il Galles batte l’Irlanda nell’ultima partita della prima giornata del Sei Nazioni con il punteggio di 21-16. Partita decisa dall’esplosione di O’Mahony che al 14′ minuto del primo tempo entra di spalla sul viso di Francis e lascia i verdi in 14 per 65 minuti. Nel primo tempo il Galles stenta a sfruttare la superiorità numerica e ‘Irlanda tenendo il possesso del pallone chiude la frazione sul punteggio di 6-13. Nel secondo tempo il Galles perde meno palloni e sfrutta il vantaggio di uomini e vince la partita grazie alle mete di North e Rees-Zammit.
Galles: 15 Leigh Halfpenny, 14 Louis Rees-Zammit, 13 George North, 12 Johnny Williams, 11 Hallam Amos, 10 Dan Biggar, 9 Tomos Williams, 8 Taulupe Faletau, 7 Justin Tipuric, 6 Dan Lydiate, 5 Alun Wyn Jones (c), 4 Adam Beard, 3 Tomas Francis, 2 Ken Owens, 1 Wyn Jones A disposizione: 16 Elliot Dee, 17 Rhodri Jones, 18 Leon Brown, 19 Will Rowlands, 20 Josh Navidi, 21 Gareth Davies, 22 Callum Sheedy, 23 Nick Tompkins
Irlanda: 15 Hugo Keenan, 14 Keith Earls, 13 Garry Ringrose, 12 Robbie Henshaw, 11 James Lowe, 10 Jonathan Sexton (c), 9 Conor Murray, 8 CJ Stander, 7 Josh van der Flier, 6 Peter O’Mahony, 5 James Ryan, 4 Tadhg Beirne, 3 Andrew Porter, 2 Rob Herring, 1 Cian Healy A disposizione: 16 Ronan Kelleher, 17 Dave Kilcoyne, 18 Tadhg Furlong, 19 Iain Henderson, 20 Will Connors, 21 Jamison Gibson-Park, 22 Billy Burns, 23 Jordan Larmour
Marcatori Irlanda: mete: van der Flier (38′) trasformazioni: Sexton punizioni: Sexton, Burns (72′
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