“Non puoi non essere romantico nel baseball” , ma allo stesso tempo, “non si piange nel baseball”: le due famose citazioni di Brad Pitt e Tom Hanks tratte dalla immensa filmografia dell’old ball game, sembrano contraddittorie.
Ma cosa affascina del baseball tanto da essere tra i primi come popolarità e giro di affari nelle Americhe e in Giappone?
Dopo anni come giocatore, arbitro, manager e adesso come cronista sportivo, mi sono domandato che cosa mi leghi in particolare a questo sport.
Ho iniziato a giocare tanti anni fa, almeno 25, perché di fianco alla mia scuola c’era un campo da baseball, il Baravelli di Bologna, dove ora giocano a Cricket..
Ho incominciato per ammirazione e pigrizia: la squadra locale del Longbridge stava scalando i campionati in quegli anni e il campo era sufficientemente vicino a casa per andarci ad allenarsi a piedi.
Ho giocato tutta la mia modesta carriera in terza base, qualche apparizione interbase, seconda base, mai sul monte di lancio. Una Finale di Coppa Italia persa, una promozione in serie B vinta.
Mediocre in attacco, ho sempre odiato le palle lanciate ad effetto, ma chi le ama? Maledetti lanciatori.
Ci sono tante regole nel baseball: molte di più rispetto agli altri sport, e questo può scoraggiare a cimentarsi.
Non importa saperle tutte per potervi giocare subito. Chi nasce nei paesi dove questo sport è popolare sa la differenza tra chi lancia e chi batte: se batti sai già che devi correre in prima, se prendi la palla al volo il battitore è eliminato, per fare un punto devi girare tutte le basi.
Semplice no?
In molti paesi i bambini giocano in strada o addirittura in casa, prorpio come da noi accade con il calcio e il basket.
E’ uno sport abbastanza pericoloso: nonostante sia quasi privo di contatto fisico, la pallina può fare male se non presa correttamente nel guanto. Tornando al vero motivo per cui ho continuato a giocare, credo di averlo scoperto giocandovi.
Il Baseball è diverso da tutti gli altri sport per tre motivi fondamentali.
Le due squadre in campo si dividono i tempi o inning della gara in un preciso modo: attacco o difesa. Non puoi farlo contemporaneamente.
Ogni squadra ha tre out a disposizione per attaccare o difendere, non esiste il contropiede.
Non è la palla che segna il punto, è il giocatore che lo fa con il suo corpo toccando il piatto di casa base. Terza differenza, più la palla è lontana dal punto di casa base, più ci sono probabilità che il punto venga segnato.
Per esempio, nella massima spettacolare azione offensiva, il fuoricampo, la palla è talmente lontana che nessuno ci può arrivare per giocare in difesa e il battitore segna passeggiando sulle basi.
Queste tre motivazioni sono uniche, difficilmente le troverete in altri sport di squadra che prevedono una palla o pallone.
Ci sono inoltre motivazioni soggettive che ti fanno amare il baseball, per esempio l’odore della terra rossa mista all’erba tagliata ti fa inebriare, credetemi.
Sentire i profumi della primavera ti ripaga dall’umidità di certe domeniche piovose.
La tensione che si prova nel box di battuta dove sei tu contro tutta la difesa dell’altra squadra è eccitante, ti fa crescere, è la metafora della vita.
Ci sono poi cose che ti sfuggono dalla razionalità , e sono al limite del mistico.
Pensare di colpire qualcosa di rotondo, la palla, con una superficie curva, la mazza, sembra fantascienza pensata da un sadico ; soprattutto se il tempo a disposizione per concretizzare mentalmente tale gesto atletico è simile al tempo di chiusura e apertura dei vostri occhi.
Il baseball allena i tuoi riflessi, la coordinazione è importante. L’allenamento, molto ripetitivo di certi gesti, cerca di fissare nella mente e migliorare la prestazione che è di tipo esplosivo.
Cinque secondi, 5, sono il tempo medio di una prestazione atletica del baseball.
Tutto in poco tempo: veloce, accurato, potente, senza errori.
Negli Stati Uniti in questi giorni si gioca il Fall Classic.
Fall in inglese è l’autunno, e ottobre è il mese che per gli amanti del baseball significa una sola cosa: World Series.
La competizione più alta decreta i campioni del mondo; vale più delle olimpiadi , dei mondiali di baseball.
Nel baseball sono passate grandi storie di questo tempo: guerre, integrazione razziale e sociale, emancipazione femminile…
E a Hollywood ci hanno sempre fatto un film.
Buon baseball.