GIUGLIANO: Mola, Micillo, De Siena, Capone (15′ st Porcaro), Russo, Stendardo, Granato (15′ st Cozzolino), D’Angelo, Fernandez, A. Orefice, Marotta (15′ st Otranto). A disp. iazza, D’Ausilio, Gaeta, Aiello, C. Orefice, Mennella. All. Imbimbo.
TORRES: Frasca, Rutjens, Ruiu (19′ st Battista), La Vigna, Vavassori, R. Pinna, Mascia (27′ st S. Pinna), Fadda, Mesina (39′ st Ladu), Origlio (31′ pt Bianco), Melli. A disp. Carta, Bilea, Fois, Ponsat. All. Archimede Graziani.
ARBITRO: Fabio Franzò DI Siracusa
NOTE: Recupero: 1′ 1T, 5′ 2T
GIUGLIANO Stadio Alberto de Cristofaro
Mai una gioia in trasferta, per la Torres: con il risultato maturato in Campania, la squadra di Graziani interrompe definitivamente la corsa alla salvezza, dato che il GAP tra i sardi e il Nuova Florida è di 4 punti, un distacco piccolo ma, attualmente, incolmabile, soprattutto se si tiene un ritmo simile a quello mostrato nella partita odierna. Già, perchè evidentemente la squadra di Graziani non ha ancora capito che le partite durano 90 minuti, e che, con le possibilità di sorpasso ridotte all’osso, era indispensabile mantenere il pareggio. Ed invece no. E ora la corsa si fa sempre più dura.
L’analisi
Barriera neroverde con gol costruito
Partita che inizia in anticipo di mezz’ora, alle ore 14:00, su richiesta dei tifosi della Torres. Nella squadra sarda, assente lo squalificato Schiaroli, Vavassori al debutto in difesa, con Mesina in attacco e Ladu in panchina. Primi minuti caratterizzati da una fase di studio, con la prima occasione che arriva al 16′: La Vigna su punizione, pallone sulla traversa. L’attaccante Mesina si nota al 19′, quando su cross di Ruiu colpisce di testa spedendo di poco a lato.
In queste poche occasioni, il Giugliano pensa solo ad allontanare per ragionare: il ragionamento da’ i suoi frutti al 23′, quando De Siena verticalizza per Fernandez il quale, approfittando di un pasticcio difensivo in area, vela per un Orefice tutto solo che scarica in area spiazzando Frasca con un sinistro angolato. Ecco qua, ora la squadra di Graziani si mette nei panni dell’inseguitore. E’ un “ce l’hai tu” che vede in Filippo Mascia, ex Usinese, il killer d’area di rigore. La prima occasione per provarlo è al 30′, quando ottiene una mina vagante su errore di Mola, ma spara altissimo; la seconda al 40′, quando dopo uno slalom gigante alla Vucinic, prova a segnare di piatto ma Mola manda sulla traversa. Primo tempo che si conclude con un velo di Marotta per Fernandez, che spreca mandando fuori di mancino.
Pareggio e beffa finale
Tornati dall’intervallo, gli uomini di Graziani si fanno arrembanti, tanto da trovare il pareggio con Mascia da fuori area. Ora i sardi appaiono motivati, tanto che il Giugliano effettua un triplo cambio: dentro Porcaro, Cozzolino e Otranto. La Torres, comunque, è ora cinica, e al 61′ va vicinissimo al raddoppio con Bianco, la cui punta di destro viene murata in corner da Mola, sul quale Rutjens commette l’ennesima papera e il Giugliano tira ancora un sospiro di sollievo. Graziani tenta la mossa del cambio al 64′, quando fa entrare Battista per Ruiu in difesa.Il Giugliano, al 70′, risponde su corner, con Russo che spara un’incornata che finisce sul fondo.
Per tentare il raddoppio, va cambiato anche l’attacco, e Mascia esce fuori per Pinna. Insomma, non proprio il massimo. L’attaccante, infatti, si nota solo per un cross su Rutjens da corner, il quale peraltro sfiora il palo mandando tutto a monte. Che la partita sia ormai complicata lo dimostra l’ultimo cambio, con Ladu che prende il posto di Mesina. Il giovane bomber non da’ effetti immediati, ma a farsi notare è la stanchezza, che regala al Giugliano la vittoria definitiva: punizione magica, bolide che s’insacca sotto la traversa spiazzando Frasca. Ladu prova a rimediare, sempre su punizione, ma Stendardo dice no, stabilendo il 2-1 e la prima battuta d’arresto per Graziani sulla panchina rossoblù.
SINTESI
LE PAGELLE
23' GIUGLIANO-TORRES SS. 1-0- GOL OREFICE: verticalizzazione di De Siena per Fernandez, velo per Orefice che spiazza Frasca 67' GIUGLIANO-TORRES SS. 1-1 - GOL MASCIA F.: botta da fuori area di Mascia sull'angolino basso della rete 90' GIUGLIANO-TORRES SS. 2-1 - GOL OREFICE:bolide su punizione che spiazza Frasca
TORRES 5,5 IL MIGLIORE Filippo Mascia 7 Qui si nota la voglia di vincere, in un ex Usinese che stupisce e sfiora il golden goal, quello della vittoria IL TECNICO Archimede Graziani 5 La gestione della partita è stata da brividi, con un Giugliano superiore, ma ciò che non gli viene perdonato è il cambio di Mascia per un deludente Pinna GIUGLIANO 7 Il migliore Antonio Orefice 7,5 Il goleador. Il boia di una Torres scialba. Il condottiero di una formazione stoica nel credere in una vittoria, a tratti, proibitiva Il tecnico Roberto Carannante 7 Preparazione della partita ottima, giusti i cambi e buona gestione.
Il Milan viola l’Olimpico vincendo 2 a 1 contro la Roma e rimane in scia dell’Inter capolista. La prima mezz’ora della squadra rossonera è perfetta, soffoca la Roma con un grande pressing ma non sfrutta le occasioni per passare in vantaggio che sono numerose. Dopo i primi trenta minuti entra in campo anche la squadra di Fonseca che con le triangolazioni dei suoi trequartisti impensierisce Donnarumma. Il match si sblocca al 43’. Fazio contrasta Calabria in area. Guida richiamato al Var assegna il rigore che Kessie realizza.
La ripresa: Il Milan perde per infortunio prima Calhanoglu poi Ibra e la Roma pareggia. Spinazzola trova Veretout che dal limite trova la rete del pari. Decimo gol stagionale per il francese. Il pareggio sembra far cambiare inerzia alla partita ma Pau Lopez sbagliando un rilancio mette in crisi la difesa con Rebic che riporta in vantaggio il Milan. La Roma accusa il colpo, ha le sue occasioni per pareggiare e si lamenta per le decisioni di Guida che a dieci minuti dalla fine nega un rigore su Mkhitaryan, invertendo il fallo. Il Milan vince e si rilancia, Fonseca perde l’ennesima partita contro una big perdendo anche l’imbattibilita casalinga.
La sfida salvezza tra Fano e Ravenna doveva risolvere alcuni dati allarmanti da una parte e dall’altra. Il Fano non vince due partite consecutive in regular season dai primi di dicembre del 2018 (contro Rimini e Renate) e il Ravenna non vince in trasferta da più di un anno, dalla vittoria per 2-1 a San Benedetto del Tronto del 16 febbraio 2020. Alla fine i romagnoli hanno incassato il terzo pareggio consecutivo in trasferta dopo le 11 sconfitte di fila (12 se contiamo il playout di questa estate perso proprio a Fano) ma nel secondo tempo hanno nettamente preso sempre di più il gioco in mano e recriminano sull’ennesima parata salva-risultato di Viscovo in questa stagione, stavolta su Ferretti.
Due squadre che si sono presentate a specchio, entrambe con il 3-5-2, con le assenze pesanti in casa Ravenna di Caidi e Boccaccini in difesa, di Papa a centrocampo e soprattutto di Mokulu in attacco. Fano e Ravenna hanno entrambe avuto l’occasione per vincere la partita: i granata hanno avuto con Barbuti la palla per arrotondare sul 2-0 nel primo tempo dopo il capolavoro balistico di Gentile, che ha calciato al volo su un’uscita fuori area leggermente scomposta di Tomei. Dall’altro lato, però, è stata una partita che ha confermato i progressi di entrambe in fase difensiva.
Il Ravenna non ha quindi approfittato del pareggio dell’Arezzo a Trieste, ma il gol di Martignago nel secondo tempo consente ai romagnoli di conservare comunque 4 punti sull’ultimo posto dei toscani. Resta ancora in zona playout il Fano, che non è riuscito a chiudere la partita nel momento più favorevole ma che è stato bravo a limitare i danni in una partita dove, per lunghe fasi, è sembrato in balia dell’avversario.
Caro sportivo, per garantirti il nostro miglior servizio sul tuo sito di news sportive preferito, abbiamo bisogno di utilizzare cookies tecnici e di profilazione. Se prosegui con la navigazione, acconsenti all'uso di queste tecnologie. Per maggiori informazioni puoi consultare la nostra Cookie Policy Acconsento a tutti i cookie