La massima categoria propedeutica verso la Formula 1 – chiamata GP2 dal 2005 al 2016 e ora Formula 2 – è stata spesso popolata da piloti italiani di talento che si sono messi in luce. L’unico che, tuttavia, è riuscito a passare attraverso questa categoria per poi arrivare al gotha dell’automobilismo è stato Antonio Giovinazzi, secondo nel campionato GP2 2016. In parte c’entra anche la crisi economica del panorama italiano, tale che non si è più riuscito a garantire il sostentamento necessario per far sgomitare i piloti tricolore nel ricchissimo e spietato mondo del motorsport.
L’ultimo pilota a farne le spese è stato Luca Ghiotto, che sembra ora aver concluso la sua avventura in monoposto. Dal campionato internazionale Formula 3 arrivano però due giovani debuttanti, che saranno per di più compagni di squadra: Matteo Nannini e Alessio Deledda faranno parte del progetto del team HWA, gruppo in difficoltà di risultati la scorsa stagione e che cerca il riscatto. Curiosamente Nannini correrà con questo stesso team anche nella medesima categoria a cui ha partecipato l’anno scorso, la F3 internazionale: potrà farlo sfruttando il nuovo regolamento e il nuovo calendario di queste due categorie di supporto alla Formula 1, che per limitare i costi hanno diminuito i weekend di gara aumentando però le gare per ogni appuntamento – da 2 a 3 – e soprattutto stilando un calendario tale che non ci siano mai F2 e F3 contemporaneamente in pista nello stesso weekend.
Un programma di lavoro impegnativo per Nannini, considerando anche il costo per pilota di queste due categorie – la F2 si aggirava sui 2 milioni a stagione, la F3 circa 1 milione l’anno – e le differenze tra le vetture. In Formula 2 si devono effettuare gare con il pit stop obbligatorio e di conseguenza è richiesta la gestione di strategie e gomme; la Dallara F2, inoltre, a differenza di quella F3 monta un propulsore turbo che complica la gestione della coppia del motore in accelerazione e di conseguenza del pattinamento delle ruote posteriori.
Nannini l’anno scorso è stato protagonista di una stagione molto positiva e in crescita progressiva, con un podio ottenuto in Spagna a Ferragosto e uno sfiorato a Monza dopo un’eccellente qualifica. Il tutto su una monoposto, quella del team Jenzer, che forse era la meno competitiva tra le 10 in competizione. Più deludenti invece le due stagioni – 2019 e 2020 – di Deledda nella F3 internazionale sulla vettura del team Campos. La sua conversione forse tardiva dalle due alle quattro ruote, a 23 anni, gli consentirà comunque di avere una nuova possibilità per mettersi in luce.
Per ora restano solo loro due i piloti italiani ad essere annunciati ufficialmente per la stagione 2021 di Formula 2 e Formula 3 internazionale. Il velocissimo campione della Formula 4 italiana, Gabriele Minì, ha infatti preferito accasarsi al team ART per una stagione in Formula Regional, nella quale al momento non sono stati confermati Emidio Pesce e Andrea Cola. Ancora in stallo, inoltre, il futuro dell’altro italiano impegnato nella Formula 3 internazionale 2020, Federico Malvestiti.